roccaraso

Descrizione e storia

Roccaraso è un comune italiano di 1 630 abitanti della bassa provincia dell'Aquila in Abruzzo. Situata ai margini meridionali dell'Altopiano delle Cinquemiglia, appartiene alla Comunità montana Alto Sangro e altopiano delle Cinque Miglia. I suoi impianti sciistici, appartenenti al comprensorio sciistico dell'Alto Sangro, la rendono tra le maggiori stazioni turistiche montane dell'intero Appennino.

Roccaraso sorge intorno all'anno 1000 nei pressi del torrente Rasinus, da cui prende il nome di Rocca Rasini. Si sviluppa come borgo agricolo, pastorale e artigianale, consentendo alla sua popolazione una vita serena e prosperosa. Nel 1706 il terremoto della Majella danneggiò il borgo.

Mausoleo ai caduti della strage di Pietransieri dei nazisti (21 novembre 1943)

Verso la fine dell'ottocento, l'apertura del collegamento ferroviario con Napoli comincia a portare i primi turisti, attratti dalla bellezza dell'ambiente naturale, e soprattutto dalla possibilità di attivare un comprensorio sciistico da parte degli abitanti, accolti nei vari alberghi che in quell'epoca cominciavano a sorgere.

Una brusca battuta d'arresto si ebbe con la seconda guerra mondiale. Roccaraso si trovava proprio sulla direttrice della linea Gustav (1943), il sistema di fortificazioni con cui i tedeschi cercarono di fermare l'avanzata degli Alleati dopo lo sbarco a Salerno. Il paese venne completamente raso al suolo dai bombardamenti, che causarono tra l'altro la perdita del teatro costruito nel 1698, uno dei più antichi d'Italia, e della chiesa madre assieme alle storiche case e alla torre civica, ultimo resto dell'antico castello. Inoltre nel borgo vicino di Pietransieri il 21 novembre del '43 venne perpetrata una strage civile della popolazione intera da parte dei nazisti, dopo il mancato rispetto dell'ordine di abbandonare il paese per le operazioni belliche.

Roccaraso è tra le Città decorate al valor militare per la guerra di liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni (culminate nell'Eccidio di Pietransieri) e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda guerra mondiale.

Onorificenze

Il 18 gennaio 1967 la frazione di Pietransieri è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Monumenti e luoghi d'interesse

Roccaraso fino al 1943 appariva come un borgo medievale arroccato su una scarpata, costituito da case in pietra grezza, addossate l'una sull'altra. Dopo la seconda guerra mondiale il centro fu quasi completamente distrutto, e di storico perse la Torretta del Castello, di cui alcune foto storiche mostrano la pianta rettangolare irregolare con coronamento in merlature, usata dall'800 come torre dell'orologio. Si trovava di fronte alla chiesa dell'Assunta, dove oggi vi è un albergo. Di interesse, al livello storico-artistico Roccaraso oggi ha ben poco, tranne il borgo medievale di Pietransieri e la chiesa barocca di San Rocco. Sopra il monte Aremogna, in ricordo della battaglia contro i tedeschi, è stato collocato il Monumento ai Caduti senza Croce, realizzato in cemento con due contrafforti che, a mo' di triangolo isoscele sorreggono una cappella con un'alta croce centrale latina.

Roccaraso 1

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta

Eremo della Madonna della Portella

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta è situata davanti alla Rocca di Roccaraso. Risale a prima del XVI secolo e ai primi del Seicento fu rimaneggiata.

Veduta di Roccaraso da Aremogna

L'interno è a 3 navate con delle colonne realizzate in pietra inframmezzate da archi a tutto sesto che separano le navate. Nel 1588 risulta che la chiesa constava di 9 altari e nel 1630 risulta che ne aveva 15, ma poi, in seguito, qualcuno ne venne demolito. A tutt'oggi ne rimangono 11. Il pulpito ligneo cinquecentesco è addossato ad una delle colonne della navata principale ed è simile a quello della collegiata di Pescocostanzo. Il fonte battesimale ligneo era suddiviso in 2 parti.

I terremoti del 1703 (terremoto dell'Aquila) e del 1706 e la distrussero a più riprese, finché la seconda guerra mondiale la distrusse completamente. Nel 1954 fu ricostruita interamente.

Della chiesa originaria rimane solamente la statua d'argento di Sant'Ippolito, patrono di Roccaraso, di scuola orafa napoletana, donato dal barone Donato Berardino Angeloni nel 1688 alla chiesa.[3] La statua scampò al saccheggio durante la seconda guerra mondiale perché fu tenuta nascosta.

La stazione sciistica di Roccaraso si articola attorno ai Monti di Roccaraso, sottogruppo del massiccio del Monte Greco (2283 m), al Piano Aremogna e a Pizzalto, collegata direttamente agli impianti di Rivisondoli-Monte Pratello (2012 m), cuore della più vasta area sciistica dell'Italia centromeridionale, il comprensorio Alto Sangro, comprendente in tutto 160 km di piste da discesa e 36 impianti di risalita.

La prima gara di sci si tenne nel 1910 e nel 1925 venne costruito il Trampolino Roma per le gare di salto con gli sci. Il primo impianto di risalita fu la slittovia del Monte Zurrone costruita nel 1936, che vanta il primato di primo impianto meccanizzato degli Appennini.

Annualmente si svolgono numerosissime gare anche di livello internazionale. Nel marzo 2005 Roccaraso ha ospitato le finali maschili e femminili della Coppa Europa di sci alpino 2005. Nel 2012 ha ospitato i Campionati italiani di sci alpino 2012 e i Campionati mondiali juniores di sci alpino 2012.

Ciclismo

Roccaraso ha ospitato la partenza della quindicesima tappa del Giro d'Italia 1980, da Roccaraso a Teramo e l'arrivo della settima tappa (Rieti - Roccaraso) del Giro d'Italia 1987. Nel 2008 ha ospitato la tappa da Vasto a Pescocostanzo e nello stesso anno sono stati aperti tracciati da downhill, freeride e cross country in località Pizzalto. Il 12 maggio 2016 sul Piano Aremogna, si è chiusa la 6ª tappa del Giro d'Italia 2016 (Ponte-Roccaraso), vinta dal belga Tim Wellens, corridore del team Lotto Soudals.

Pattinaggio artistico a rotelle

Al palaghiaccio "G. Bolino" di Roccaraso si sono svolti i Campionati Italiani di pattinaggio artistico a rotelle categorie juniores e seniores dal 13 luglio al 16 luglio 2006. Anche il 2007, precisamente nel periodo che va dal 13 al 22 luglio, vede il Comune di Roccaraso, sempre con il suo Pala ghiaccio "G. Bolino", ospitare i Campionati Italiani di pattinaggio artistico a rotelle categorie jeunesse, juniores e seniores.

Sacrario Monte Zurrone 
Il monumento è posto alla sommità del monte Zurrone ed è dedicato ai 145.000 Caduti in tutti i teatri del secondo conflitto mondiale, ai quali non fu possibile dare degna sepoltura, una lapide, una Croce. Roccaraso era uno dei tanti paesi e città italiane “bruciati” dalla guerra. Ed arrivando in questo centro montano se il turista guarda in alto verso le montagne può scorgere “Monte Zurrone”, un picco dominante panoramico, che fu posto d’osservazione per i tiri di artiglieria e su di esso  il “Monumento ai Caduti senza Croce”, un sepolcreto di nomi in luogo delle ossa per sempre disperse, voluto dal tenace ed infaticabile Col. Vincenzo Palmieri, combattente egli stesso e che aveva avuto nella propria famiglia  un fratello ufficiale morto in Jugoslavia ed un cugino disperso in Russia. E a ricordo dei propri cari ma anche di tutti i giovani soldati  decise di impegnarsi per costruire sui nostri monti un Sacrario che li ricordasse alle future generazioni.

La costruzione del Monumento venne iniziata nel 1956 con offerte di Enti, Forze Armate, Associazioni combattentistiche di ogni parte d’Italia, Personalità, Artigiani. Offerte in dono di manufatti non mancarono da molte Città d’Italia colpite duramente dalla guerra.

Altopiani maggiori d’Abruzzo

Un vasto territorio (circa 30 kmq di superficie) di grande valenza naturalistica e paesaggistica, nella parte più meridionale della provincia aquilana, lungo la quale si snodava l’antichissimo tracciato che rappresentò il collegamento tra i Peligni e i Sanniti Carricini di “Aufidena”.Quel percorso appartenne alla via Minucia, narrata da Orazio, e fu la Via degli Abruzzi, l’itinerario principale tra le regioni del nord e il meridione, frequentato dai mercanti del Rinascimento.Oggi quel antico tracciato rappresenta la “via del turismo”. A cavallo tra il Parco nazionale d’Abruzzo e quello della Majella, con i centri di Roccaraso - Rivisondoli - Pescocostanzo - Rocca Pia, questa “regione” è il più attrezzato comprensorio turistico, estivo ed invernale, della montagna abruzzese. Facilmente raggiungibile attraverso la A25 Roma-Pescara, che si lascia al casello di Sulmona, oppure dalla A1 fino a Caianello, per chi viene da Napoli, o San Vittore per chi viene da Roma, ma anche attraverso la fondovalle del Sangro per il traffico proveniente dalla costa adriatica. Gli Altopiani Maggiori d’Abruzzo costituiscono la più importante affermazione del turismo montano abruzzese. 

Roccaraso 1
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Roccaraso