4 CURIOSITA' DA SCOPRIRE

tartufiPRODOTTI TIPICI

- Caciocavallo e pecorino: trovano la loro massima espressione in quest'area dove la natura preserva prodotti intimamente legati al territorio.

- Tartufo: tesoro dei boschi dell'Alto Sangro, è possibile degustarlo come specialità nella ristorazione locale durante tutto il periodo autunnale e primaverile.

- Mostaccioli: specialità romboidali di Castel di Sangro, con glassa sottile al cacao e mosto cotto (nella ricetta tradizionale), fafette nel gergo popolare, hanno la particolarità di essere così morbidi da sciogliersi in bocca.mostaccioli 1

 

eremo di san michele

ALLA RISCOPERTA DELL'EREMITAGGIO

Di particolare fascino sono gli inesplorati eremi di Pescocostanzo: l'eremo di San Michele, annidato in una modesta parete calcarea all'estremità settentrionale del Quarto Grande, il modesto ma attrattivo eremo di Sant'Antonio al margine del Bosco di Sant'Antonio e la Madonna della Portella a Rivisondoli. LoadImg 2 20150622101908 preview


 

 

 

15. Lago Pantaniello

 

 

LA RISERVA NATURALE PANTANIELLO

Il lago di Pantaniello, facente parte del comune di Barrea, posto allo sbocco della lunga e incassata valle Chiarano, è uno dei pochi laghi di montagna dell'Abruzzo situato oltre i 1800 metri di quota. Offre una splendida vista sulle rocce del monte Greco, i circhi glaciali della Serra Rocca Chiarano e i pendii erbosi delle Toppe del Tesoro. E' protetto come riserva naturale dal 1972.

 

TRADIZIONI

tombolo pescolano 1024x768- Tombolo: questa antichissima arte di lavorazione del pizzo trova le sue origini a Pescocostanzo. E' lavorata tramite fuselli su un cuscino cilindrico foderato di stoffa scura e riempito di un particolare tipo di fieno, il falasco. Il filo, avvolto a mano sui fuselli e fermato da un particolare nodo simile a un cappio, deve essere libero di scorrere durante la lavorazione per creare un pizzo di rara bellezza. Questi "gioielli" del ricamo sono stati valorizzati, sempre a Pescocostanzo, con il museo e la scuola del tombolo.

- Presentosa: Scanno e Pescocostanzo vantano una lavorazione di oro e argento a filigrana sottile. Il risultato più famoso è la Presentosa, miniatura che ricorda i rosoni in gotico fiorito e che, secondo la tradizione, viene regalata dai suoceri alla futura sposa il giorno della promessa di matrimonio.

- Cannatora: collana a girocollo formata da una serie di sfere ovali vuote lavorate a sbalzo. Inizialmente le sfere erano infilate tramite un nastro di seta che col tempo è stato sostituito da una catenina in oro. Esistono diverse varianti al modello classico. In alcuni casi alla cannatora è aggiunto un medaglione sempre in filigrana e della stessa lavorazione della collana che spesso ha al centro un’applicazione in corallo, altre volte è possibile trovare in aggiunta la presentosa. Le sfere possono essere di diversa fattura: stampate a sbalzo col punzone ovale, “paternostre”, “lisce a vache” o “pumbijane”, sfaccettate, “senachele”. La cannatora era il tipico regalo in occasione delle nozze. Era la suocera che metteva la collana al collo della nuora in segno di benvenuto nella nuova famiglia, ma anche come simbolo di continuità nella generazione.