L'INESPLORATA MADONNA DEGLI EREMITI
Questo incantevole luogo si trova, una volta usciti dal paese, seguendo la S.S. 558. Passati sotto il viadotto della superstrada, si gira a destra e si percorrono i tornanti in salita che conducono fin davanti la Madonna dell'Eremita.
Il sentiero si snoda lungo un percorso naturalistico, caratterizzato da piante quali: il sambuco, la rosa selvatica, i rovi di more. Raggiungendo la punta più alta del sentiero, inoltrandosi nel sottobosco, si trovano pregiate piante come la genziana, il pungitopo, il ranuncolo, la stella alpina appenninica, la bella donna. Dopo la faticosa percorrenza del sentiero ci si può ritemprare all'ombra del meraviglioso querceto secolare che rende unico e suggestivo l'ambiente del bosco.
In questo ambiene naturalistico si eleva la Chiesa della Madonna dell'Eremita risalente all'anno 1000, costruita su un tempio romano. Distrutta dagli eventi sismici e bellici, è stata completamente ristrutturata. Si conserva, invece, nella sua originalità, la statua della Madonna. La chiesa, molto semplice, all'interno presenta un altare posto ad oriente, dietro il quale si trova la statua della Madonna. Una lapide posta a destra dell'entrata ricorda i restauri effettuati nel 1696, oltre due secoli dopo il sisma che la distrusse. Nei pressi della chiesa, scendendo per un pendio, ci si può dissetare dell'acqua sorgiva. Risalendo sulla sinistra, si arriva alle tre fonti, non sempre attive.
La chiesa ha accolto l'eremita Pietro del Morrone, ovvero Celestino V "il papa del grande rifiuto".
Il 2 luglio di ogni anno, gli abitanti di Castel di Sangro onorano la Madonna con il pellegrinaggio a piedi dal paese verso il bosco e partecipano alla tradizionale scampagnata.