CIVITELLA ALFEDENA

DESCRIZIONE

civitella alfedena 13 015 1Il turista che visita Civitella per la prima volta resta subito affascinato dalle forme graziose ed armoniose dell'architettura, che lascia intravedere ancora case in pietra e vicoli strettissimi in cui "perdersi" durante una passeggiata all'insegna della tradizione.
Sorge alle pendici del Monte Sterpi d'Alto, che rappresenta solo l'inizio di quel meraviglioso spettacolo che si apre subito alle spalle del grazioso borgo: l'anfiteatro della Camosciara (Zona di Riserva Integrale del Parco). Ai piedi del paesino, il Lago di Barrea, facilmente raggiungibile con una passeggiata pedonale che attraversando la Pineta porta al Ponte Vecchio e quindi sulle sponde del lago. È il paesino più piccolo della vallata con soli 316 abitanti che vivono ad un’ altitudine di 1.121 metri slm.

Il paese di Civitella Alfedena è situato ai piedi di imponenti gruppi montagnosi (Monti Meta, Greco, Godi e Marsicano), del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in un declivio prospiciente il lago di Barrea.
Nel suo territorio montuoso, ricoperto da rigogliose foreste tra le più suggestive degli Appennini, è situata la più grande Riserva Naturale Integrale d’Italia “Camosciara - Feudo Intramonti”, rifugio di una grande varietà di flora e fauna un tempo presenti su buona parte delle montagne e vallate italiane, costituisce la zona più importante del Pnalm dal punto di vista ecologico, naturalistico e paesaggistico. La magia dei boschi, vivacemente colorati d’autunno o ammantati di neve, il luccicare del sole dietro una cresta, il fascino di un safari fotografico nel regno del camoscio o sulle tracce dell’orso. E poi il silenzio, il grande silenzio della montagna, rotto improvvisamente dall’ululato di un branco di lupi. Sono alcuni flash di emozioni vissute durante una qualsiasi escursione che parte dal paese. Addentrarsi a piedi con la classica escursione o il trekking, con il cicloturismo o in mountain bike, con le ciaspole o gli sci ai piedi, con il cavallo o il mulo, con la canoa o il kayak, alla scoperta di boschi e vallate o di una insolita visuale dell’acqua, sono certamente il modo più ecologico e pulito per conoscere da vicino il territorio in tutti i suoi aspetti. Civitella offre ampie possibilità di escursione e svago in un ambiente salubre e distensivo e sicuramente uno dei punti più importanti di partenza per i sentieri del Parco.

Per quanto riguarda i centri del Parco, siti in Civitella, ci sono il centro lupo con museo e ufficio di zona, l’area faunistica del lupo, l’area faunistica della lince.

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Alcune curiosità riguardo il paese: la presenza di diverse botteghe di artigianato.
Le manifestazioni principali sono: festa di Santa Lucia (seconda domenica di luglio); feste di San Nicola e Madonna del Carmine; sagra della "scrupella" (dolce fritto). La fiaccolata di fine anno (30 dicembre) dal Monte Mava; rappresentazione del presepe di carta pesta.

Di notevole rilevanza, l’artigianato tipico con tessitura a mano, pittura su ceramica, produzione di miele.

Le tradizioni gastronomiche includono zuppe locali e dolci di mandorle.

STORIA

Civitella Alfedena esisteva già in epoca romana, e, con ogni probabilità, si trattava di una cittadella avanzata dell’antica Alfedena, capoluogo dei Safini, i Sanniti che abitavano queste zone.

L’originario insediamento italico andò distrutto durante le invasioni barbariche. I suoi abitanti, raminghi, trovarono rifugio inizialmente in ripari difficilmente raggiungibili e, col tempo, nei centri abitati che iniziavano ad organizzarsi ad opera dei Benedettini.

L’attuale struttura del paese trae dunque la sua origine dal medioevo; il centro abitato conserva infatti i caratteri tipici del borgo appenninico di quell’epoca: abitazioni asserragliate a formare una “muraglia di difesa” non solo contro gli attacchi nemici ma, anche, contro il freddo, l’isolamento e le difficoltà della vita di tutti giorni.

La prima opera di fortificazione sorta nel nuovo insediamento di Civitella, dopo la distruzione della roccaforte safina, è rappresentata dall’antica torre del 1400, ancora oggi abitata, che rappresenta il nucleo intorno al quale si sviluppò gradualmente il paese.

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La comunità locale e gli operatori turistici di Civitella Alfedena sono stati sempre molto legati al loro territorio, hanno sempre svolto un ruolo importate per la salvaguardia del patrimonio naturale del Parco, traendo una serie di opportunità concrete per promuovere un modello di sviluppo locale durevole. Riuscendo a valorizzare le risorse naturali del suo territorio, il piccolo villaggio è diventato l’esempio indicativo di una azione comune tra Parco e comunità locale. Conservazione e sviluppo hanno avuto un ambito riconoscimento con l’Airone d’Oro 1988, assegnato “ alla popolazione tutta per essere stata capace di coniugare, nei fatti, difesa della natura e sviluppo socio economico”. Le azioni legate alla valorizzazione e fruizione del territorio, negli anni hanno messo in correlazione, evidenziando e rafforzando, anche gli aspetti che legano tradizione e cultura locale, il territorio e la sua storia. Procedendo nella direzione di arricchire il processo di valorizzazione territoriale che caratterizza questo comune, rendendolo per alcuni aspetti, “unico”, si punta costantemente, pur essendo piccoli e con grandi difficoltà, al miglioramento del paese e del luogo, attraverso i servizi al cittadino e al turista, che può anche partecipare alla vita attiva del borgo. Non solo quindi la pura e semplice ospitalità, ma il coinvolgimento diretto anche nella realizzazione di eventi, spettacoli, feste, con una conoscenza vera delle tradizioni, cultura e natura del posto.